Ricordo di Agnone

Abbiamo ricevuto una lettera che ci ha colpito in modo particolare, tanto da indurci a pubblicarla nel nostro sito per le emozioni che riesce a trasmettere:

Egregio professore Inserra,

Le scrivo così di getto. Volevo ringraziarla per il bellissimo regalo che mi ha fatto trovare proprio oggi.

Rientravo due ore fà a Milano, dove oramai vivo, dopo aver trascorso due giorni a Lentini con la mia famiglia e appena mi sono messa al pc ho cercato di Lentini e Agnone.
Mi sono imbattuta in questa piacevolissima sorpresa che mi ha commossa profondamente…

Non ho mai visto panorama più bello del golfo di Agnone, eppure ho viaggiato e viaggio spesso. Sarà perchè ci sono le mie radici, sarà perchè la baracca                
della zia Lina, dove io che ho trent’anni non ci ho mai messo piede, vive sempre dentro di me con i ricordi raccontati dai miei…Sarà perchè non c’è domenica, a pranzo in famiglia, in cui qualcuno non tira fuori il ricordo di quei giorni, che dalle loro parole erano straordinariamente felici.. picchì si campava ccu picca e i carusi s’accuddavunu ccu nenti…                                                                                                                                                  In questi due giorni sono stata sia mattina che pomeriggio ad Agnone… Cosa sono dieci minuti di macchina per me che il mare non lo vedo mai? Si putissi mu puttassi…

Ho trascorso proprio ieri pomeriggio dei lunghi momenti di pace, di riflessione sulla spiaggia di Agnone. Del tutto in solitudine e sollevando forse la curiosità di chi non è abituato a vedere una donna che gironzola da sola al mare fuori stagione.. Ma quale stagione poi? Per chi si lascia alle spalle la nebbia a Sicilia ha una sola stagione, quella del Sole…
Ho raccolto un sacchetto di sabbia e delle conchiglie perchè devo metterle sul tavolo, ( come anche una stampa del golfo di Agnone da poter appendere se riesco a trovarla ), 
perchè così la mattina se mi faccio il caffè e il cielo è grigio…bè m’immaginerò altrove!
Su quella spiaggia c’è la storia della mia famiglia, c’è la mia. Ci sono nata e ci sono cresciuta, non c’è stato inverno e non c’è stata estate..c’era sempre e solo

il mare con o senza alghe…ci sono le risate delle nonne giovani, zio Ciccio e zia Lina coi tamburelli, le carte, i giochi e i piccoli che fanno caciara…
Chi resta purtroppo forse non apprezza, ma a chi va via per sempre u cori ch’addiventa ‘n pizzuddu..
Ho pianto ieri e guardando quell’angolo di blu e l’Etna che si butta a mare, mi vineva a fotti a vutari i spaddi…

Spero solo di essere capace di trasmettere ai miei figli, se Dio vorrà farmene dono, l’amore profondissimo che nutro per la mia terra.

Sarei lieta di poter contribuire qualche volta a questo sito con foto o altro materiale. Come avrà notato ci sono delle emozioni che probabilmente in italiano non riuscirei ad esprimere e sono frammenti e pensieri che ogni tanto mi improvviso a scribacchiare. 

La ringrazio per la pazienza e con affetto la saluto,

G.

 

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